FESTA DI CINEMA DEL REALE 2016

Voci / Incanti / Tradimenti – 13esima edizione • Specchia (Lecce)

Da mercoledì 20 a sabato 23 luglio torna a Specchia La Festa di Cinema del reale, una comunità creativa di artisti, registi e autori che si riconferma e cresce di anno in anno trasformando i vicoli di uno dei borghi più belli d’Italia nella cittadella del cinema documentario.

Si è svolto nella mattinata del 09-07-2016 il tavolo di lavoro dedicato alla presentazione della 13esima edizione de La Festa di Cinema del reale presso i Cineporti di Puglia/Lecce. Uno scambio di visioni e sinergie, guidato dal direttore artistico Paolo Pisanelli alla presenza di Loredana Capone, assessore all’Industria Turistica e Culturale della Regione Puglia; Maurizio Sciarra, presidente di Apulia Film Commission, insieme a Chiara Coppola e Simonetta Dellomonaco, consigliere di amministrazione della fondazione AFC; Federica Legittimo di IProject Lab; l’assessore alla Cultura Giorgio Biasco del Comune di Specchia; Sergio Morciano del Forum dei Giovani.
Un cinema sociale, di comunità, ad alto tasso di sperimentazione e innovazione: queste alcune delle parole ricorrenti che hanno tenuto banco nella conferenza stampa di presentazione della 13esima edizione de La Festa di Cinema del reale, il festival dedicato al cinema documentario ideato dalla cooperativa Big Sur in collaborazione con le associazioni culturali OfficinaVisioni e Cinema del reale realizzato da Apulia Film Commission cofinanziato dall’Unione Europea (a valere su risorse del P.O.R. Puglia 2014 – 2020 – Asse VI Obiettivo Tematico 6.7) con il sostegno dei Comuni di Specchia, Alessano, Calimera, il Gal Capo di Santa Maria di Leuca e di molte aziende, associazioni e privati che, anno dopo anno, sostengono con azioni concrete questo progetto culturale.
“Si tratta di un’edizione importante e necessaria – ha spiegato il direttore artistico Paolo Pisanelli – perché la Festa di Cinema del reale festeggia tredici anni di visioni spericolate e scambi creativi: è un traguardo per una manifestazione che ha diffuso la conoscenza di un modo di fare cinema originale e indipendente, un traguardo che ci spinge a far conoscere molte opere cinematografiche che rischiavano di cadere nell’oblio e, al tempo stesso, a continuare a puntare alle nuove leve del cinema del reale e agli sperimentatori di visioni”.
Tre, come di consueto, le parole chiave della programmazione filmica: voci, incanti e tradimenti. “Sono tre parole che riflettono sogni e paure del tempo che viviamo – continua Pisanelli. Parole che rivelano alcune chiavi di lettura attraverso cui interpretare la società contemporanea come le geografie intime. Sono parole che affascinano e generano storie che ci portano alla conoscenza delle persone e delle cose del mondo. Il cinema del reale è un cinema di resistenza, fatto di voci, incanti e tradimenti: è un cinema che deve sempre tradire le sue stesse abitudini, le stesse che ci spingono a cercare nuovi stimoli e orizzonti nella nostra ricerca mettendoci in discussione. Motivo per cui lo scorso anno abbiamo invitato l’associazione IProject Lab per realizzare un’indagine sul pubblico, un documento che presentiamo nel corso di questo tavolo di lavoro e che ci ha permesso di tratteggiarne un ritratto, di dare ascolto alle loro esigenze, riflettere sui nostri punti di forza e debolezza e che abbiamo usato come stimoli nella programmazione di quest’anno”.
“Dalla profilazione sono emersi dati molto interessanti: la fotografia di “Che pubblico sei?” è quella di un pubblico adulto, colto, fortemente fidelizzato che ha manifestato il desiderio e la volontà di tornare a Specchia per altre attività promosse dall’organizzazione nel corso dell’anno. Ovviamente questa azione di misurazione rappresenta uno studio preliminare”, ha tenuto a chiarire Federica Legittimo di IProject Lab, “è un seme, che se coltivato e approfondito, potrà essere di supporto e aiuto per gli organizzatori per mettere a fuoco i propri target di riferimento che, a torto, si presume di conoscere ma anche migliorare le dinamiche evolutive sia in termini socio-culturali che economici per tutto il territorio”.

A questo proposito ha preso la parola Maurizio Sciarra, presidente di Apulia Film Commission: “Questa indagine è la dimostrazione scientifica di sensazioni empiriche. Il festival di Cinema del reale ha molte qualità: tra le tante, gli va riconosciuto il merito della creazione di una partecipazione empatica, motivo per cui si diventa ‘addicted’ della Festa di Cinema del reale. È un evento che, nel corso del tempo, è diventato un appuntamento importante per quella grande e solida comunità dei registi e addetti ai lavori del documentario, italiano ed estero. Quest’anno riserva anche grande attenzione alle forme di racconto per immagini e un genere, come quello dell’animazione, che presenta grandi margini di crescita e sviluppo. Non esistono molte occasioni di incontro dedicate al documentario in Italia: Specchia può ambire a diventare un punto di riferimento, aprendosi sempre più ad altre contaminazioni”. Ed ha poi aggiunto: “Quando un festival “fila liscio”, e in questa direzione anche l’indagine sul pubblico ne è la prova, è perché c’è un gruppo di lavoro che sa farlo funzionare: e questo è un altro grande merito del suo staff”. Al contributo di Maurizio Sciarra sono poi seguiti gli interventi di Chiara Coppola e Simonetta Dellomonaco, consigliere amministrative della Fondazione AFC, che oltre a ribadire la capacità esplorative e di stupore di cui è capace l’organizzazione nella scelta e nella narrazione dei luoghi, hanno ricordato la recente partnership internazionale con DokuFest, in Kosovo, che coinvolgerà anche il festival in questionre
Dopo le riflessioni del filosofo Gigi Mangia, ha preso la parola Loredana Capone, assessore all’Industria Turistica e Culturale della Regione Puglia: “Il cinema come elemento di aggregazione: è questo il tratto distintivo di questo straordinario contenitore che è Festa di cinema del reale”, ha esordito. “Un festival che fa innanzitutto innovazione sociale. Perché Specchia non ha mai vissuto questo festival come un estraneo ma come una propria creatura tanto che viene da chiedersi se è il cinema del reale che ha animato il borgo dandogli il cinema che il borgo non ha o sia stato piuttosto il borgo che ha accolto il festival per poter godere della bellezza del cinema. Di certo i due si sono incontrati ed è stata subito magia. E adesso questa festa anima l’intero borgo e lo fa coinvolgendo cittadini, volontari, giovani”.
Continua: “La cultura per i cittadini per generare indotto e impresa: è questo il futuro e, oggi, più che mai, è indispensabile vivere e far vivere i luoghi, fare comunità attorno a essi. Perché anche questo fa parte delle nuove esigenze del turismo nazionale internazionale. Festival come questo arricchiscono l’accoglienza e muovono nuova economica. Immaginiamo se con tutti i treni, gli aerei e gli aeroporti stracolmi non fossimo in grado di assicurare un’offerta culturale adeguata. Dobbiamo farlo e perciò la Regione investe sull’offerta culturale. Il numero di arrivi che si moltiplica di anno in anno genera la necessità di integrare nuovi servizi, nuovi collegamenti, ed è fondamentale che i privati, accanto al servizio pubblico, si attrezzino per riuscire nell’obiettivo. Perché da qui passa l’opportunità del lavoro, dell’economia, dell’occupazione. Questo la Festa di cinema del reale l’ha capito bene e da quest’anno è possibile usufruire di un servizio navetta. È un esempio concreto di sinergia pubblico privata, un modello per molte altre realtà non solo culturali”.
A chiusura del tavolo di lavoro Sergio Morciano, rappresentante del Forum dei Giovani di Specchia, che riunisce ben 130 ragazzi dai 15 ai 30 anni, molti dei quali saranno al fianco dello staff di Big Sur in questa edizione e protagonisti attivi di laboratori e attività legate al festival come Le luci della ribalta, il workshop condotto dal designer Maurizio Buttazzo; e l’intervento di Giorgio Biasco, assessore alla Cultura del Borgo più bello d’Italia, che oltre a ribadire l’impegno a sostegno della manifestazione, ha elencato importanti novità, come la chiusura al traffico del centro storico nei giorni di attività del festival.

I FIL ROUGE DELLA NUOVA EDIZIONE

Voci, incanti, tradimenti: sono queste le tre parole chiave e linee di ricerca che percorrono la programmazione della Festa di Cinema del reale 2016 che si svolgerà dal 20 al 23 luglio a Specchia, in provincia di Lecce. Giunta alla 13esima edizione, la manifestazione dedicata al cinema documentario, sotto la direzione artistica del film-maker Paolo Pisanelli, è una straordinaria occasione di incontro fra pubblico e autori ma soprattutto una festa di sguardi e scambi creativi che promuove le narrazioni del reale.
La Festa di Cinema del reale è molto più di un festival di cinema documentario: è un’officina creativa, un laboratorio che stimola capacità immaginifiche sui luoghi e invita ad abitare piazze, palazzi storici, frantoi ipogei, parchi e chiese sconsacrate del suggestivo borgo antico di Specchia. Un evento atteso ogni anno dalle realtà produttive del cinema ma soprattutto dal pubblico: dai cittadini del borgo che da sempre collaborano alla realizzazione del festival, come il Forum dei giovani di Specchia; dagli studenti, dai registi, dai produttori e dai turisti che scelgono e riconfermano, con la loro presenza, la partecipazione a questa festa di sguardi sul mondo; dagli artisti, che spontaneamente ritornano con progetti site specific e laboratoriali rivolti alla comunità. Un progetto culturale, prima ancora che un evento, fortemente esperenziale che per quattro giorni si propaga in uno dei ‘Borghi più belli d’Italia’, Bandiera Arancione del Touring Club, trasformandolo in una cittadella del cinema e delle arti audiovisive e l’atrio del cinquecentesco Castello Risolo in una sala cinematografica sotto le stelle.

La Festa di Cinema del reale è a ingresso libero. È un cinema che si fa in strada, fuori, ovunque, tra cortili, chiese sconsacrate, frantoi ipogei, palazzi nobiliari e vicoli. È un cinema che guarda i luoghi in cui viviamo e le cose che succedono, che attraversa città, periferie, fabbriche, deserti, mari, isole, terremoti, paesaggi quotidiani raccogliendo memorie e amnesie per attraversare luci e ombre del presente, del passato, del futuro. In un mondo sempre più complesso, in cui i predominanti new media costituiscono più uno specchio deformante e deformato della realtà, il cinema del reale diventa un modo per comprendere e capire il mondo che ci circonda.
Come da tradizione, nel penultimo weekend di luglio, sullo schermo di Castello Risolo si susseguono film sperimentali, film-saggio, diari personali, film di famiglia, grandi reportage, inchieste storiche, narrazioni classiche. Una fitta programmazione che, novità di quest’anno, sconfina ne “Lo schermo pazzo”, in piazzetta Sant’Oronzo, luogo intimo e ‘popolare’ di Specchia, che accoglierà performance last minute, frammenti filmici, ricerche e sperimentazioni ma anche film di grande successo internazionale, arricchendo la proposta di sala.
Cuore della programmazione sarà il focus sui grandi autori italiani premiati con le loro opere più recenti come Fuocoammare di Gianfranco Rosi (Orso d’Oro al Festival di Berlino 2016), e 87 ore dell’apprezzatissima regista palermitana Costanza Quatriglio (Premio Speciale ai Nastri d’Argento 2016). Sul fronte internazionale, invece, si riconferma la collaborazione con Wanted – cinema ricercato con le proiezioni di Mavis! (2015) di Jessica Edwards, incentrato sull’icona della musica gospel e soul, nonché celebre attivista per i diritti civili Mavis Staples; Our last tango (2016), firmato da German Kral e dedicato alla storia d’amore fra due famosi danzatori di tango in Argentina; Alla ricerca di Vivian Maier (2013) di John Maloof sull’enigmatica figura della fotografa americana; e Banksy does New York, pellicola di Chris Moukarnbel sul celebre street artist anonimo che “occupa” con le sue opere la metropoli americana, rivoluzionando l’approccio all’arte pubblica.
L’Albania è il paese protagonista di un altro focus importante di questa edizione 2016 con la presentazione del film inedito S.P.M. Sue proprie mani di Adrian Paci e Roland Sejko, l’inaugurazione del progetto AdriatiKinema/CinemAdriatico e la sonorizzazione live del film in progress Faces. Albania on the road ad opera di Admir Shkurtaj. Ospiti internazionali della 13esima edizione saranno Emmanuel e Daniel Leconte de L’homour a mort (Je suis Charlie) e Ayat Najafi, regista di origine iraniana e autore di No land’s song, avvincente documentario sulla crociata culturale condotta da alcune donne a Teheran e le alterne vicende che le vede coinvolte nell’organizzazione di un concerto pubblico nella capitale. Queste due ultime proiezioni sono in collaborazione con il festival Vive le Cinéma di Acaya.
Tra le autrici e autori si segnala anche la presenza del regista tedesco Klaus Voswinkel, di Enrico Magrelli, Pier Francesco Li Donni, Alberto Saibene, Marco Antonio Pani e Paolo Carboni, Letizia Caudullo, Mario Sesti e Matteo Cerami, e dei pugliesi Mattia Epifani, Gianni De Blasi, Claudia Mollese, Mattia Soranzo, tutti invitati a prendere la parola nelle Poetiche/Pratiche, che si tengono tutte le mattine dal giovedì al sabato: più che lezioni frontali aperte a tutti, colazioni in compagnia dei registi, autori e produttori in un clima informale, al contempo vere esperienze gastronomiche.
Proiezioni, incontri con gli autori, dibattiti, mostre e installazioni, performance ed eventi speciali, omaggi e oltraggi, seminari e laboratori: tutti elementi che concorrono a realizzare il doppio obiettivo di dare massimo sostegno e visibilità a un cinema spesso fuori dai circuiti della grande distribuzione e di creare network di cooperazione fra la produzione italiana e quella internazionale, dedicando una particolare attenzione ai Paesi del Mediterraneo.

Gli omaggi

Tra i tributi ai protagonisti del documentario italiano, Cinema del reale riserva due omaggi sentiti a Arturo Usai, cineoperatore che lavorò molto in Brasile, e Lino Del Fra, autore di grande impegno sociale di cui verrà proiettato un documentario “ritrovato”. Nella programmazione un’attenzione particolare sarà riservata a Giuseppe Ferrara, regista del cinema politico italiano recentemente scomparso, in un tributo realizzato in collaborazione con il Movimento Operaio e Democratico e il Festival dei Popoli di Firenze. Tra le colonne portanti de La Festa di Cinema del reale non mancheranno occasioni di incontro e dialogo con la regista Cecilia Mangini, grande autrice del cinema documentario internazionale, da poco celebrata in Germania con una prima retrospettiva dopo quelle realizzate in Francia, in Canada e in Belgio dall’Archivio Cinema del reale, che ha ideato e promosso – tra l’altro – la mostra Cecilia Mangini – Visioni e passioni, visitabile tra Manifatture Knos e il Cineporto di Lecce fino a venerdì 15 luglio, e di cui Festa di Cinema del reale 2016 presenta uno show case dedicato ai ritratti di grandi artisti e scrittori. Dallo scorso anno alla regista è stata conferita la cittadinanza onoraria di Specchia.
Sempre in questa sezione si inserisce la proiezione di Quando eravamo re, pellicola premio Oscar 1996 firmata da Leon Gast, per omaggiare uno dei più grandi protagonisti della storia dello sport di tutti tempi recentemente scomparso, Muhammad Alì, alias Cassius Clay.

Le novità della 13esima edizione

Oltre alla sezione Sguardi, suoni e visioni, dedicata alle mostre e installazioni audiovideo, la 13esima edizione de La Festa di Cinema del reale si caratterizza per la nutrita presenza di laboratori dal carattere multidisciplinare aperti a tutti che stanzieranno nelle sale di Castello Risolo (e non solo), lasciando tracce della loro operosità anche nello spazio pubblico. Si tratta delle Officine Creative de La Festa di Cinema del reale sotto cui rientrano Il lavoro dell’attore con il regista Daniele Vicari; Danzare il reale della coreografa Barbara Toma; Diariovisioni, dedicato alla pratica fotografica, con Martina Leo e l’associazione Photosintesi; l’Officina dei suoni, una radioweb in diretta dal festival a cura di Studio14 e Radio Uèb e l’Officina dei Segni, una stamperia temporanea che raccoglie ben sei laboratori al suo interno coordinati da Elena Campa, tra cui l’Archivio della superficie. Si continua con Animazione Cromatica per la realizzazione di piccoli film di animazione in pellicola condotto da Mirco Santi di HomeMovies; CinemAnimazione, incentrato sulla tecnica dello stop motion e plastilina con Stefano Argentero ed infine Luci della ribalta, un workshop di street light attualmente in corso a Specchia a cura di Maurizio Buttazzo con la collaborazione del Forum dei giovani di Specchia che ridisegnerà attraverso installazioni luminose le vie del borgo antico. Nella sezione novità rientra anche Cinema per le orecchie, una serie di film e di storie da ascoltare al buio che concentrano l’esperienza cinematografica su un senso diverso da quello della vista, a cura di Gigi Mangia dell’Unione Italiana Ciechi, Mauro Marino, in collaborazione con Audiodoc di Radio Rai3, diretto da Marcello Anselmo.
La Festa di Cinema del reale è anche un’occasione di crescita e attivazione del territorio: sono tante le aziende creative, le associazioni culturali, i gruppi informali e piccoli imprenditori che hanno deciso di investire in questa manifestazione, contribuendo ad arricchire in sinergia la programmazione e offrendo servizi specifici come il servizio navetta promosso dall’azienda Chiffi con corse che collegheranno – nelle serate del festival – Lecce e il comune del Sud Salento a cui va ad aggiungersi la collaborazione con BlaBlaCar, il celebre sito di car sharing con cui Cinema del reale collabora ormai da diverse edizioni. Per gli amanti della mobilità lenta, sabato 23 luglio si segnala l’escursione su due ruote promossa da Salento Bici Tour che organizza un piccolo tour in bicicletta di pochi chilometri, facile e adatto a tutti, con affitto bici a disposizione.

La piazza sospesa e La Festa della Festa

Impedibili e attesi anche gli aperitivi musicali ospitati sulla terrazza del maniero anche quest’anno ridisegnata dal designer Maurizio Buttazzo e la Festa della Festa, il cult party con cui Cinema del reale dà l’arrivederci al suo pubblico. Un happening collettivo, un rito propiziatorio che da notte fonda sino all’alba spopola sul terrazzo di Castello Risolo, dance floor sotto le stelle in uno dei punti più suggestivi e panoramici del Salento. Come tradizione vuole, ogni anno dj e musicisti sono invitati a tenere svegli e alta l’adrenalina del pubblico che fin dai piani bassi del cortile, balla sino al saluto all’alba sul roof: quest’anno si alterneranno alla consolle Jolly Mare introdotto da San Francisco Disco e Valerio Cosi per il live all’alba con la creative partnership del Fuck Normality Festival.


La Festa del Cinema del reale è un evento culturale e creativo ideato dalla società cooperativa Big Sur in collaborazione con le associazioni culturali OfficinaVisioni e Cinema del reale realizzato da Apulia Film Commission cofinanziato dall’Unione Europea (a valere su risorse del P.O.R. Puglia 2014 – 2020 – Asse VI Obiettivo Tematico 6.7) con il sostegno del Comune di Specchia e la collaborazione di GAL Capo di Santa Maria di Leuca, Comune di Alessano, Comune di Calimera e di molte aziende, associazioni e privati; il patrocinio del Distretto Produttivo Puglia Creativa e dell’Università del Salento per promuovere e sviluppare le narrazioni del reale e il cinema documentario realizzato in Italia, nei paesi del Mediterraneo e nel mondo.

Il Premio Cinema del reale è conferito ad autori, produttori, distributori e operatori culturali che danno impulso alla creazione, realizzazione e diffusione del cinema del reale in Italia. Anche quest’anno il riconoscimento, un oggetto luminoso che si rifà alla tradizione delle luminarie, sarà realizzato dalla storica ditta F.lli Parisi Luminarie.
Tra le collaborazioni della 13esima edizione anche quelle con Archivio Festival dei Popoli, Castellaneta Film festival, Animasivo, Bande a Sud, Cineteca Lucana, Archivio nazionale dei film di famiglia Home Movies e con Società Umanitaria-Cineteca Sarda – per il recupero e la digitalizzazione di documenti audiovisivi e opere cinematografiche e per favorire la costruzione di una memoria collettiva sulle realtà del Salento, della Puglia e dei Paesi del Mediterraneo.
di Bologna

La Festa di Cinema del reale 2015
Analisi dei pubblici

I. Obiettivi dell’indagine

L’edizione 2015 de La Festa di Cinema del reale è stata la prima a prevedere tra le sue attività un’azione mirata di misurazione del pubblico dell’iniziativa in termini anche di valutazione dei pubblici con particolare riguardo alla loro profilazione, al gradimento, alle loro esigenze e aspettative.

L’intento dello studio Che pubblico sei?, che presentiamo pubblicamente nel corso di questa conferenza stampa, è stato finalizzato alla valutazione dell’impatto socio-culturale dell’evento sul territorio, ma anche alla misurazione delle sue funzioni didattico-educative e alla quantificazione dell’attrattività esercitata dal festival, in un’ottica di audience development ovvero di fidelizzazione dei propri pubblici e del coinvolgimento di nuovi.

Il percorso di valutazione degli impatti generati dalla Festa di Cinema del Reale 2015 è stato concepito come il tentativo di raccontare e di restituire la molteplicità di dimensioni, aspetti e ricadute derivanti dalla presenza a Specchia di un festival con 12 anni di storia (dunque fortemente radicato sul territorio), particolarmente vitale e dinamico nell’affrontare in termini ideativi, creativi, artistici e culturali le sfide della produzione culturale contemporanea.

Questa azione di misurazione rappresenta quindi un passaggio fondamentale preliminare a supporto della futura programmazione, con l’obiettivo di migliorare l’offerta culturale e l’impiego delle risorse; un seme, che se coltivato e approfondito, potrà migliorare le dinamiche evolutive del territorio sia in termini socio-culturali che economici.

II. Nota metodologica

L’indagine, sia qualitativa sia quantitativa, è stata svolta secondo un programma di rilevamento in itinere rispetto al periodo di svolgimento dell’evento mediante la somministrazione di un questionario semi-strutturato che ha tenuto in considerazione una serie di elementi tra cui: la gratuità, il periodo di svolgimento, la location e la densa e variegata programmazione dell’evento.
Sono stati intervistati oltre il 10% dei visitatori totali, che in fase di elaborazione sono stati suddivisi in tre distinti sottocampioni: residenti a Specchia, escursionisti e turisti.

Le interviste dirette sono state effettuate seguendo il criterio della casualità durante l’intera rassegna e, per garantire la massima rappresentatività del campione di visitatori dell’evento, la programmazione temporale delle stesse ha escluso il pubblico della festa di chiusura, in quanto evento collaterale prevalentemente composto da una specifica e differente categoria di visitatori, non conforme quindi al campione oggetto di indagine.

Il lavoro di analisi dei dati raccolti ha permesso di definire il profilo socio-anagrafico del pubblico del festival; le motivazioni che hanno indotto i visitatori a partecipare all’evento 2015; il rapporto tra utenza e festival in termini di fidelizzazione e preferenze; la dimensione sociale dell’evento; la comunicazione del festival; le modalità di accesso all’evento; il gradimento dell’edizione 2015 e la voce del pubblico, consultabile e scaricabile dalla sezione PRESS del sito www.cinemadelreale.it

Fonte Notizia: Valeria Raho

www.specchia.it