COLLETTIVA D’ARTE: “I COLORI DELL’ANIMA”

SEI ARTISTI SALENTINI ESPONGONO NEL PALAZZO DELLA CULTURA DI POGGIARDO

Il Gruppo “Pro Arti” comunica dal prossimo 23 marzo al 2 aprile 2024 presso le sale del Palazzo della Cultura di Poggiardo in Piazza Umberto I, 1, sarà possibile visitare la Collettiva d’arte: “I COLORI DELL’ANIMA”.

L’evento artistico, che si svolge con il Patrocinio del Comune di Poggiardo, sarà inaugurato sabato 23 marzo prossimo alle ore 18.00, alla presenza del Dott. Antonio CIRIOLO, Sindaco di Poggiardo e della Dott.ssa Lina TARANTINO, Assessore alla Cultura e Turismo del Comune di Poggiardo, e sarà possibile visitarlo, con ingresso libero, ogni giorno dalle ore 17.30 alle 21.00.

A Palazzo della Cultura di Poggiardo saranno esposte le opere di: Antonello CESARI, Antonella DEL GIUDICE, Domenico BAGLIVO, Michele PEDE, Patrizia DETA e Salvatore DANESE.

I componenti del Gruppo “Pro Arti”, che operano tutti nel territorio salentino, accomunati in un movimento artistico, nato grazie all’attivazione di un gruppo WhatsApp, durante le recenti festività natalizie, hanno organizzato ed esposto in collettive d’arte a: Alliste, Casarano, Montesano Salentino, Racale, Specchia, Taurisano e Taviano, le quali hanno riscosso successo di visitatori e raccolto numerosi consensi.

Gli artisti partecipanti, ispirandosi alla frase di Amedeo Modigliani (detto anche Modì) riportata sul manifesto che pubblicizza la collettiva d’arte: “Il tuo unico dovere è salvare i tuoi sogni”, offriranno una panoramica avvincente dell’arte contemporanea, esplorando l’ampia gamma di espressioni artistiche che spaziano dall’astratto al figurativo. Le opere, presentate in vari formati, utilizzeranno tecniche diverse, dalla grafite all’olio, per finire alle affascinanti opere digitali».

L’evento sarà un caleidoscopio di emozioni e riflessioni, progettato per stimolare la mente e ispirare il cuore. Ogni artista, in questa mostra, donerà il proprio sentire, utilizzando colori e forme uniche. In questo connubio tra astrazione e concretezza, emerge un affascinante dialogo tra l’artista e l’osservatore.

 

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