ANAÏS DRAGO, CRISTINA ZAVALLONI & MICHEL GODARD – SPECCHIA, PALAZZO RISOLO

Due concerti per un’edizione esclusiva di Blue Moon musica a Sudest

 

SPECCHIA- I Minotauri di Anaïs Drago rappresentano le nostre solitudini raccontate attraverso personaggi che appartengono a immaginari molto diversi e all’apparenza incompatibili fra loro, ma nei quali è  difficile non immedesimarsi. Un viaggio musicale e letterario quello che accenderà il primo appuntamento  della terza edizione di “BLUE MOON- musica a Sudest” a cura dell’associazione culturale LibrArti con il contributo del Comune di Specchia e la direzione  artistica del Direttore della fotografia, Luigi Martinucci, nell’atrio di Palazzo Risolo a Specchia.

 

Giovedì 3 agosto a partire dalle 22 la giovane violinista e compositrice, premio Top Jazz 2022, intraprende un viaggio musicale e letterario attraverso la costrizione delle nostre solitudini interiori, alternando violino acustico ed elettrico, voce e manipolazioni elettroniche. Un attento utilizzo del materiale musicale, talvolta essenziale e minimalista, talvolta ricco e variopinto nella sostanza e nello sviluppo, interamente frutto della penna e dell’improvvisazione della Drago. L’utilizzo della voce, per cantare e declamare, funge ora da narratore impersonale (come in Minotauros, rilettura in musica dell’omonimo romanzo di Friedrich Dürrenmatt) ora da narratore in prima persona (come in Forma Mentis, suite musicale che contiene un monologo tratto dalle Cosmicomiche di Italo Calvino).

 

Un concerto davvero irresistibile!

 

Venerdì 4, invece, sempre alle 22, sempre nell’Atrio di Palazzo Risolo di Specchia,  ad accendere la luna blu sarà l’incanto della voce duttile e sublime di Cristina Zavalloni, accompagnata dal grandissimo virtuoso della  tuba e unico solista di serpentone, Michel Godard.

 

L’ affascinante duo internazionale   regala un concerto strepitoso che trascina e meraviglia: tuba, serpentone, basso elettrico del musicista francese avvolgono e accompagnano  la suprema voce della cantante  in brani originali, improvvisazioni  virtuosistiche, incursioni nel mondo della musica antica, con un’unica stralunata cover, Twisted, che dà il titolo e suggerisce lo spirito del disco e dell’imperdibile serata.

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