A SPECCHIA RIAPRE LA CHIESETTA DI SAN NICOLA DI ORIGINE BIZANTINA

Intervento finanziato con il programma comunitario Leader Plus

Il Gruppo d’Azione Locale del Capo di S. Maria di Leuca, comunica che Sabato 6 Dicembre 2008 alle ore 16.30 a Specchia si svolgerà la cerimonia di Riapertura al Culto della Chiesetta di San Nicola, con il taglio del nastro da parte di Mons. Vito DE GRISANTIS, Vescovo di Ugento – S. Maria di Leuca, si proseguirà con la Celebrazione Eucaristica, al termine della quale interverranno: Don Stefano ANCORA, Parroco di Specchia, l’On. Antonio LIA, Presidente GAL “Capo S. Maria di Leuca”, l’Avv. Francesco BRUNI, Presidente Consorzio dei Comuni “Terra dei due Mari” e l’Arch. Stefania BRANCA,Direttore dei lavori di recupero.

La Chiesetta di San Nicola è un progetto di recupero, che avviene dopo 109 anni dall’ultimo, previsto nell’ambito dell’Intervento 4.2.1 “Recupero e fruizione dei beni culturali” del Piano di Sviluppo Locale “Parco Rurale della Terra dei due Mari” del Gruppo d’Azione Locale “Capo S. Maria di Leuca”, cofinanziato nell’ambito del Programma Operativo LEADER Plus e con il contributo del Popolo di Specchia.

Con la riapertura al culto della Chiesetta di San Nicola, segnalata dalla Diocesi di Ugento – S.Maria di Leuca per il suo recupero, il GAL, insieme alla Parrocchia Presentazione della Vergine Maria, si sono posti l’obiettivo di valorizzare un’antica testimonianza dell’architettura religiosa appartenente alla memoria storica salentina. La lontana origine bizantina del luogo sacro, ha portato alla realizzazione e collocazione di tre icone legate allo stesso rito, mirabilmente dipinte da Suor Chiara Veronica del Monastero SS. Trinità delle Clarisse Cappuccine di Alessano. Gli accurati lavori di recupero hanno permesso la scoperta ed il restauro di uno splendido semifresco di scuola cinquecentesca, sconosciuto agli stessi abitanti della cittadina.

Tutto ciò rientra negli interventi ai quali sono interessati i 17 Comuni dell’area LEADER Plus: Acquarica del Capo, Cutrofiano, Giuggianello, Giurdignano, Minervino di Lecce, Otranto, Poggiardo, Ruffano, Salve, Sanarica, San Cassiano, S. Cesarea Terme, Specchia, Supersano, Tricase, Ugento e Uggiano La Chiesa, componenti del Consorzio dei Comuni “Terra dei due mari”, il quale ha individuato i beni del patrimonio architettonico-culturale ed ambientale, oggetto del cofinanziamento.

Il GAL del Capo di Santa Maria di Leuca ha come obiettivo principale la costituzione di un sistema integrato di fruizione dei beni culturali ed ambientali, organizzati secondo filoni tematici. A tal fine nell’area LEADER Plus sono stati sostenuti investimenti finalizzati alla valorizzazione dei beni culturali dell’area, individuati fra i seguenti tematismi: preistorico come menhir e dolmen, oppure messapico-romano: siti archeologici, insediamenti vari; basiliano-bizantino: cripte, grotte, insediamenti rupestri, frantoi ipogei, musei, ed anche, a favore di boschi della macchia mediterranea, delle pinete delle serre salentine e del paesaggio rurale. Tutto ciò permetterà una conoscenza complessiva degli aspetti naturalistici e ambientali e del patrimonio culturale del territorio salentino, contribuendo così a creare il “Parco della Cultura e della Natura della Terra dei due Mari”.

La Chiesetta di San Nicola a Specchia è ubicata nell’estrema periferia nord-est del paese. La sua costruzione risale presumibilmente tra il 1100 (poco dopo la traslazione del corpo di San Nicola a Bari) e il 1300, nel 1587 fu restaurata, forse perchè cadente, ed adattata al rito latino. L’impianto della chiesetta è estremamente lineare, ad unica navata e con l’abside a semicupola o “a catino”, probabilmente l’abside originaria fu sostituita con l’attuale molto più grande. È orientata secondo l’asse sud-est nord-ovest, che apparentemente si discosta dalla consuetudine dell’uso bizantino che disponeva l’abside della chiesa verso oriente perché da quel punto nasce il sole, simbolo della divinità di Cristo. La collocazione precisa era quella da cui sorge il sole nel giorno in cui si celebra la festa del Santo al quale era dedicata. In inverno, San Nicola viene festeggiato il 6 Dicembre, data molto vicina al solstizio stagionale, per cui il sole sorge molto basso e solo quando è quasi a sud i suoi raggi colpiscono l’altare, si spiega tale orientamento, e tutto ciò conferma la sua origine bizantina.

Fonte Notizia: Maurizio Antonazzo

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