DAL PRESEPE VIVENTE DI SPECCHIA SOLIDARIETÀ PER IL TERREMOTO IN ABRUZZO

DONATI 1000 EURO AL COMUNE DI PIZZOLI IN PROVINCIA DI L’ AQUILA

L’Associazione Culturale Sportiva “Eugenia Ravasco” di Specchia, sodalizio organizzatore de “Il Presepe Vivente nel Borgo”, realizzato in collaborazione con il Comune di Specchia e la Parrocchia “Presentazione della Vergine Maria” di Specchia, ringrazia tutti coloro che, personalmente o attraverso le istituzioni e le varie associazioni, hanno offerto la loro preziosa collaborazione per la realizzazione della recente IX edizione, dedicando tempo ed energie per la riuscita dell’evento che vuole ricordare il prodigio del Natale di Gesù.

“Il Presepe Vivente nel Borgo”, divenuto “patrimonio della comunità specchiese”, ha visto la presenza di migliaia di visitatori provenienti dalla nostra regione a cui si sono aggiunti numerosi turisti che hanno deciso di trascorrere da noi le festività natalizie, affollando nelle quattro serate le stradine del borgo antico.

Molteplici riscontri e consensi positivi che sono giunti da coloro che hanno visitano il presepe e che hanno apprezzato anche gli eventi collaterali proposti, emozionandosi lungo il percorso che conduceva alla Natività, spingendo il sodalizio a continuare nel tempo una delle più belle tradizioni natalizie a livello locale.

Purtroppo, il freddo intenso del 30 Dicembre scorso e l’inusuale nevicata nel giorno dell’Epifania, non hanno permesso un incremento delle somme degli oboli volontari versati dai visitatori e ciò ha determinato, per la prima volta, un disavanzo finanziario.

Tuttavia, mantenendo fede a quanto deciso precedentemente alla realizzazione dell’evento, i soci dell’Associazione “E. Ravasco”, sicuri anche di interpretare il pensiero dell’intera comunità specchiese, hanno scelto di destinare le somme dell’avanzo di cassa del sodalizio, oltre che a coprire il disavanzo, ad aiutare Pizzoli, cittadina in provincia di L’ Aquila, duramente colpita dal terremoto. L’iniziativa benefica è stata concordata con gli oltre 200 figuranti che hanno rinunciato volentieri alla prevista serata di ringraziamento finale.

Dopo aver preso accordi personalmente con un Funzionario comunale di Pizzoli, tramite bonifico bancario, i soci hanno inviato all’Ente locale abruzzese la somma di 1.000 euro, ricevendo dal primo cittadino di Pizzoli, Ing. Giovannino Anastasio, una lettera di ringraziamento, dove si legge:“Gentilissima Presidente, ora che il momento più critico è passato,vorrei ringraziarla per la sua generosa offerta, il vostro impegno ad aiutare la nostra Comunità è sinceramente apprezzato. Grazie alla presenza e alla conoscenza che avete fatto con un nostro concittadino, peraltro nostro Funzionario comunale, sono fiero ed orgoglioso che possiate donare un contributo e lasciare un segno indelebile sul nostro territorio comunale, colpito gravemente dal sisma del 18 gennaio 2017. Ora, passata l’emergenza più immediata, è l’ora della conta dei danni, del cercare di rialzarsi, dei rapporti con le istituzioni, per cercare di far sì di tornare ad una normalità della vita quotidiana. Un ringraziamento doveroso e sentito per aver contributo con generosità a sostenerci non solo economicamente, ma soprattutto moralmente,con invito di estenderlo a tutta la vostra collettività, un forte e affettuoso ringraziamento per non averci lasciati soli,l’abbraccio di tutti i nostri amministratori, di tutta la nostra comunità di Pizzoli, e per ultimo,mi sia consentito,anche il mio.”

Pizzoli si trova nell’alta Valle Aterno, confina con L’ Aquila,si trova a circa quindici chilometri da essa ed è un ridente e turistico paese di montagna, situato a 740 sul livello del mare, dove risiedono circa 3.300 abitanti. Oggi il 50% del territorio comunale fa parte del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e appartiene alla Comunità Montana “Amiternina”. Oltre a quello del 2009, l’episodio più calamitoso fu il terremoto del 1703: il suo patrimonio edilizio fu quasi completamente raso al suolo (anche perché era composto da edilizia povera e di poca consistenza), vi perirono molti dei suoi abitanti e si aprirono tre fenditure nel terreno.



Fonte Notizia: Associazione Culturale Sportiva “Eugenia Ravasco”


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