A LEUCA PICCOLA MONS. ANGIULI INAUGURA IL PRIMO TRATTO DEI “CAMMINI DI LEUCA”

IL 28 MAGGIO LA FIRMA DELLA LETTERA D’INTENTI CON I RAPPRESENTANTI ISTITUZIONALI

La Fondazione di Partecipazione Parco Culturale Ecclesiale (PCE) “Terre del Capo di Leuca – De Finibus Terrae” comunica che nell’ambito degli appuntamenti dell’iniziativa “I Vespri di Maggio”, proposti insieme alla Diocesi di Ugento – S. Maria di Leuca e all’Ufficio Pastorale del Turismo, alle ore 17.00 di Domenica 28 Maggio, presso il complesso monumentale di “Leuca Piccola”, a Barbarano del Capo, frazione di Morciano di Leuca, S.E. MONS. VITO ANGIULI, Vescovo di Ugento – S. Maria di Leuca inaugurerà e benedirà il primo tratto dei “Cammini di Leuca”, individuato come snodo centrale delle tre direttrici: la Via Sallentina, la Via Leucadense e la Via Traiana-Calabra, che interesseranno l’intero territorio.
La significativa iniziativa sarà introdotta dai saluti di: Don STEFANO ANCORA, Presidente PCE “Terre del Capo di Leuca – De Finibus Terrae”, LUCA DURANTE, Sindaco di Morciano di Leuca e RINALDO RIZZO, Presidente del GAL Capo S.Maria di Leuca, successivamente interverranno: ANTONIO GABELLONE, Presidente della Provincia di Lecce e S.E. MONS. VITO ANGIULI, Vescovo di Ugento – S. Maria di Leuca. Mentre FEDERICO MASSIMO CESCHIN, Direttore PCE “Terre del Capo di Leuca – De Finibus Terrae” introdurrà la firma della lettera di intenti, che sarà sottoscritta dai 18 Sindaci della Diocesi che, insieme al prelato, si incammineranno verso Patù, per raggiungere la collina di Vereto dove sarà celebrata una Santa Messa all’esterno della Chiesa della Madonna di Vereto, insieme a tutti i partner dell’evento internazionale: “#cartadileuca.1 Mediterraneo, un porto di fraternità”, che si svolgerà dal 10 al 14 agosto prossimi, naturale continuazione di “#cartadileuca.0”.
Il Parco Culturale Ecclesiale “Terre del Capo di Leuca – De Finibus Terrae”, prima esperienza a livello nazionale della CEI, è stato istituito poco più di un anno fa dalla Diocesi di Ugento – Santa Maria di Leuca, per volontà di Mons. Vito Angiuli, con la finalità di promuovere una gestione integrata dei beni culturali e forme di mobilità dolce, ai fini di una maggiore fruibilità dei patrimoni paesaggistici, ambientali, archeologici, museali ed ecclesiastici del territorio. La visione del Parco è profondamente euromediterranea, per un Capo di Leuca che non sia sud del Sud ma nodo centrale di uno scenario ampio, ponte sul mare, cerniera tra i popoli, contribuendo ad affermare l’eredità morale e spirituale del Servo di Dio, Don Tonino Bello.
Con il progetto “Cammini di Leuca”, il Parco ha svolto un’approfondita attività di analisi delle tre direttrici storiche del Salento: la Via Sallentina, la Via Leucadense e la Via Traiana-Calabra, attraverso un gruppo di lavoro che ha individuato altrettanti tracciati ciclabili e pedonali che confluiscono verso il Santuario di Santa Maria di Leuca.
Allo scopo di realizzare compiutamente la missione del PCE “Terre del Capo di Leuca – De Finibus Terrae”, lo scorso agosto ha dato vita a “#cartadileuca.0: Mediterraneo, un mare di ponti”, un appuntamento di successo, con la partecipazione di 133 giovani provenienti dai Paesi del Mediterraneo, dall’est europeo, dall’Asia e dal continente africano, che si incontrarono e discussero con illustri relatori, per redigere la “Carta di Leuca”, un documento per far del Mediterraneo un’Arca di pace e di sviluppo sostenibile.
Inoltre, il PCE “Terre del Capo di Leuca – De Finibus Terrae” ha progettato il Marchio collettivo territoriale “Cammini di Leuca”, registrandolo presso l’Ufficio Brevetti e Marchi del Ministero dello Sviluppo Economico, con l’auspicio che diventi non solo un “segno” identitario e distintivo, ma anche motivo di condivisione e di posizionamento strategico. Recentemente il PCE ha siglato un protocollo di intesa con “Cammini d’Europa”, la rete di cooperazione internazionale, nata con il sostegno dell’Unione Europea e indirizzata a sostenere lo sviluppo e la crescita delle regioni e dei territori attraversati dai principali itinerari culturali che attraversano il continente e guardano ad Oriente e al Mediterraneo.

Fonte Notizia: Maurizio Antonazzo


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